sabato 25 ottobre 2025

Guida a Nikon Capture NX-D

In questa guida vedremo come usare Nikon Capture NXD per lavorare sui file Raw.

In questa guida vedremo come usare Nikon Capture NX-D per lavorare sui file Raw NEF realizzati con fotocamere Nikon. NXD è un ottimo programma fornito in boundle con le fotocamere Nikon per sviluppare uno o più file Raw NEF in sequenza (batch).

Nota bene: i file con estensione .NEF sono i file RAW di Nikon. Potete quindi considerare i termini RAW e NEF come sinonimi ed equivalenti.

Nikon Capture NX-D viene fornito in boundle con l'acquisto delle fotocamere Aps-c e Full Frame di Nikon. Per l'installazione dovete disporre del disco fornito con la fotocamera. Sul sito Nital esiste la possibilità di scaricare gratuitamente il programma.

Vorrei sottolineare che questa è una guida all'uso, non un manuale di istruzioni. Le spiegazioni seguenti sono complete, ma riassuntive. Vengono approfonditi lo sviluppo dei file RAW ed il Batch (ovvero la lavorazione di una serie di fotografie in blocco). Se aveste bisogno di maggiori dettagli, sul sito Nital si trova una guida per principianti ben realizzata. Per chi non sapesse cos'è un file raw, questa è la spiegazione, per tutti coloro che già lo sanno, proseguiamo.


Introduzione a Nikon NX-D

Il programma si presenta con un'interfaccia dove tutto è accessibile dalla finestra principale, causando un po' di confusione. Per semplificare dovete dividerlo in quattro sezioni proncipali.

In alto si trova la barra con i comandi (evidenziata in azzurro), di cui una buona parte sono presenti anche nella finestra modifica ritocco im basso a destra (evidenziata in rosso). Al centro è presente l'anteprima dello scatto (evidenziata in giallo), mentre a sinistra si trova il navigatore (evidenziata in viola), per spostarsi all'interno delle cartelle.


Per aprire un file bisogna innanzitutto cercare la cartella dove la fotografia è salvata. Si può usare in navigatore delle cartelle a sinistra oppure il tasto Cartella (evidenziati dalla freccia rossa). Una volta trovata la cartella è consigliabile usare la funzione Vista → Visualizzatore foto per vedere tutti i file della cartella sulle Miniature in basso.

Dalla barra con i comandi si può accedere a tutte le funzioni, ma personalmente la uso solo per i comandi principali. I tasti davvero importanti che si possono trovare su questa barra sono evidenziati di seguito.


Modo Visione premette di cambiare la visualizzazione dell'anteprima dello scatto (consiglio di usare sempre Visualizzatore foto), mentre Confronta permette di visualizzare lo scatto prima e dopo il ritocco. Raddrizza, ritaglia e ruota si spiegano da soli.

La barra testuale in alto permette di utilizzare delle scorciatoie da tastiera per svolgere alcune funzioni. Ad esempio W per impostare il punti di grigio. L'unica funzione davvero utile da ricordare è CTRL+U per ripristinare le impostazioni originali dello scatto, accessibile anche da Regolazioni → Ripristina dati di scatto, oppure con il tasto tasto ripristina.


Qui le cose si fanno serie.

Per le funzioni di ritocco vero e proprio, che è quello che interessa a noi, bisogna utilizzare la scheda modifica (evidenziata precedentemente in rosso e posizionata in basso a destra), dove in un spazio molto ristretto sono concentrati tutti gli strumenti fondamentali per lo sviluppo fotografico. Vi consiglio di mettere gli occhiali, perché è davvero tanto materiale in pochissimo spazio.
La scheda modifica è riconoscibile dal piccolo pennello, si presenta con cinque menù a tendina e con undici tasti, che a loro volta aprono un menù per ogni tasto. Andiamo ad analizzarli nel dettaglio, per capire a cosa servono. Attenzione perché non sarà seguito l'ordine con cui sono visualizzati, ma quello che mi sembra più adatto per il fotoritocco. Se la finestra non dovesse comparire, è possibile abilitarla dalla barra in alto, selezionando Finestra → Modifica.

La scheda Esposizione, contrassegnata dall'icona esposizione può essere usata per correggere l'esposizione della nostra fotografia. Mediante il cursore possiamo aumentare o ridurre l'esposizione, mentre dal menù a tendina D-Lighting attivo possiamo regolare la correzione automatica della perdita di dettagli nelle aree con alte-luci e ombre. La funzione D-Lighting attivo è infatti un'impostazione della fotocamera che permette di aumentare la gamma dinamica. Di base è impostata su Normale, ma se avete scattato in condizione di luce difficile è possibile impostarla su Alto o Molto alto.

La scheda Bilanciamento del bianco, contrassegnata dall'icona bilanciamento del bianco permette di regolare il bilanciamento del bianco. L'impostazione può essere fatta in tre modi diversi. Usando il menù a tendina Valore allo scatto si possono utilizzare le preimpostazioni della fotocamera, come ad esempio nuvoloso o luce incandescente. Cliccando il piccolo contagocce contagocce si può impostare il punto di grigio della fotografia (cliccando su un punto che dovrebbe essere bianco) oppure è possibile usare i cursori Temperatura di colore e Tinta per lavorare manualmente. Se volete approfondire l'argomento, vi consiglio di leggere la nostra guida sul bilanciamento del bianco.


La scheda Tono, accessibile cliccando la parte sinistra dell'icona tono permette di regolare tramite cursori i tre parametri principali del fotoritocco, quali la luminosità, il contrasto e la saturazione. La luminosità permette di schiarire o scurire la fotografia, il contrasto aumenta la differenza tra le parti chiare e scure dell'immagine. La saturazione invece è la vividezza dei colori. Anche se non amate il fotoritocco, se scattate in raw questi cursori devono essere sempre corretti. Quando si preme il tasto bisogna fare attenzione in quanto è diviso da una linea verticale, cliccando la parte sinistra si apre questa finestra, cliccando la parte destra si apre invece una finestra diversa, ovvero:


La scheda Tono (Dettagli), accessibile cliccando la parte destra dell'icona tono dettagli permette di configurare la luce della fotografia. Rispetto alla finestra Tono si tratta di correzioni fini, ideali su scatti dove ci sono zone troppo chiare o troppo scure, specialmente su controluce o zone in ombra con cieli molto luminosi. Anche se non amate il fotoritocco, consiglio sempre di sistemare le luci, si tratta del minimo indispensabile per avere una fotografia pubblicabile su internet. Il cursore Alte-luci permette di schiarire le zone più chiare dell'immagine, mentre il cursore Ombre permette di schiarire le zone scure di un immagine. Il cursore D-Lightning HS serve per recuperare i dettagli su fotografie con forte contrasto.

La scheda Riduzione disturbo, accessibile cliccando l'icona riduzione disturbo permette di ridurre il rumore digitale causato dagli scatti ad alti ISO o con lunghe esposizioni. La regolazione della riduzione disturbo può essere fatta utilizzando il menù a tendina Impostazioni allo scatto che permette di utilizzare le preimpostazioni di Nikon Capture NX-D oppure può essere fatta manualmente utilizzando i diversi cursori. Il programma divide la scheda in Disturbo luminanza e Disturbo colore. Attenzione che la riduzione disturbo porta ad una perdita della nitidezza. Purtroppo non esiste un metodo di lavoro univoco, queste impostazioni sono differenti per ogni scatto e per ogni fotocamera, non vi resta altra alternativa che trovare il giusto equilibrio tra risultato e nitidezza, configurando i cursori in base alle esigenze. Esiste anche una spunta specifica per ridurre il rumore negli scatti in astrofotografia, selezionatela per ritoccare gli scatti in notturna, in quanto permette una gestione migliore su immagini con sfondo scuro, tipo il cielo notturno. La finestra è stata tagliata per esigenze di impaginazione.

La scheda Correzioni fotocamera obiettivo, accessibile cliccando l'icona correzioni fotocamera obiettivo, permette di correggere i difetti dell'obiettivo montato sulla fotocamera. Attenzione, in quanto questo passaggio può essere fatto solo dai possessori di obiettivi originali Nikon ed è facoltativo, in quanto molte volte l'impronta lasciata dall'obiettivo è caratteristica della fotografia, quindi la correzioni di questi difetti potrebbe portare a risultati deludenti. Tra i parametri che si possono configurare quelli che spiccano sono due, ovvero la riduzione dell'aberrazione cromatica laterale (gli aloni viola o blu intorno alle luci negli scatti in notturna) e la riduzione della vignettatura, ovvero la perdita di luminosità sui bordi della foto. Alcune voci potrebbero restare grigie, in quanto non tutti gli obiettivi supportano tutte le funzioni. Molto utile è anche la possibilità di correggere gli occhi rossi, funzione utile in caso di scatti con il flash.
Un'altra funzione molto utile, di cui farò solo un accenno, è la possibilità di utilizzare una fotografia con i dati della polvere sull'obiettivo per correggere la puntinatura data da fotocamere con sensori molto sporchi. Se volete approfondire bisogna scattare una fotografia su sfondo bianco e caricarla sulla voce Image dust OFF. La finestra è stata tagliata per esigenze di impaginazione.

La scheda Editor LST, accessibile cliccando l'icona Editor LST, permette di regolare la luminosità dell'immagine utilizzando le curve. Al contrario dei cursori la curva permette di lavorare in modo molto più preciso senza il rischio di bruciare le alte luci e le ombre. L'utilizzo di questo strumento sinceramente è poco intuitivo ed è consigliabile solo ad utenti esperti. prima di procedere alla regolazione vi consiglio di leggere la nostra guida sulla correzione del contrasto con l'utilizzo delle curve. É possibile correggere la luminosità dello scatto selezionando dal menù a tendina la voce Luminosità master. La voce Luminosità colore permette di schiarire i colori utilizzando una curva sulla paletta cromatica mentre Saturazione colore permette di saturare in modo selettivo i colori, sempre usando la paletta cromatica. La finestra è stata tagliata per esigenze di impaginazione.

La scheda Maschera di contrasto, accessibile cliccando l'icona maschera di contrasto permette applicare all'immagine una maschera di contrasto per aumentare la nitidezza della fotografia, utile in caso di micro mosso o messa a fuoco non ottimale. La maschera di contrasto deve essere usata con molta moderazione, in quanto tende a dare agli scatti un effetto artefatto e poco piacevole. Per configurarla bisogna regolare i tre cursori, dove il Raggio indica il numero di pixel coinvolti nel calcolo (conviene restare su numeri bassi), mentre la Soglia e l'intensità devono essere configurate in base alle condizioni della fotografia.


La scheda Raddrizzamento distorsione prospettiva, accessibile cliccando l'icona raddrizzamento distorsione prospettiva permette di correggere la prospettiva di uno scatto tramite cursori.
Questa funzione potrebbe essere utile per la fotografia architettonica, in quanto permette di ridurre la conversione delle linee prospettiche verso il punto di fuga, permettendo di "raddrizzare" un palazzo fotografato dal basso utilizzando il cursore Verticale e di raddrizzare una parete che tende a stringersi a destra o sinistra usando il cursore Orizzontale


La scheda Picture Control, contrassegnata dall'icona Picture control, permette di utilizzare delle preimpostazioni per applicare all'immagine il contrasto e la saturazione specifiche per la scena ritratta. Si tratta di piccole correzioni, ad esempio Ritratto aumenterà le tonalità del rosso per migliorare il colore della pelle, Paesaggio andrà ad aumentare il verde ed il blu per prati e cieli più saturati. Personalmente lo lascio sempre su Impostazioni allo scatto, sebbene queste funzioni siano interessanti se impostate sulla fotocamera, per ridurre a zero il fotoritocco se dovete stampare in loco senza fotoritocco.


La finestra Livelli e curve, contrassegnata dall'icona Livelli e curve si apre come una finestra fluttuante e permette di regolare i livelli ed il contrasto mediante l'utilizzo delle curve. Come già accennato sopra, le curve permettono di regolare in modo molto più controllato il contrasto della fotografia, senza correre il rischio di bruciare le alte luci. vi consigliamo nuovamente di leggere la guida sulla correzione dell'immagine con le curve, se non lo avete già fatto prima. La finestra è stata tagliata per esigenze di impaginazione.


L'ultima scheda che andremo ad affrontare è quella delle Regolazioni contrassegnata dall'icona regolazioni è forse la scheda più utile di Nikon Capture NX-D in quanto ci permette di copiare la procedura di sviluppo per incollarla su una o più immagini. Poniamo il caso di aver scattato 50 foto tutte in condizione di luce molto simile e che necessitano di uno sviluppo pressoché identico, ad esempio una gara di macchine in una giornata di sole, sempre dalla stessa posizione. In questo caso fare la procedura descritta sopra (contrasto, regolazione obiettivo, luce e ombre) per ciascuna delle 50 foto diventa piuttosto noioso. Come possiamo risolvere? Semplice, basta Copiare la procedura.
Una volta applicate tutte le correzioni, selezioniamo il tasto Copia tutte le impostazioni immagine. A questo punto, una volta selezionate, è possibile incollare lo stesso ritocco a tutte le fotografie con il tasto Incolla regolazioni.
In alternativa al copia/incolla, la procedura di sviluppo può anche essere salvata all'interno di un file. Questo file può successivamente può essere applicato a tutte le immagini di una cartella, utilizzando l'l'esportazione batch, che descriveremo in seguito.
Salvare la procedura di sviluppo in un file potrebbe essere molto utile anche per chi scatta in condizioni molto simili a distanza di tempo (ad esempio uno studio fotografico) e si vuole utilizzare sempre lo stesso ritocco standard. In questo caso è possibile procedere a realizzare uno sviluppo molto curato, regolando tutto quello che serve, e salvarlo con un nome riconoscibile, come ad esempio "ritocco foto studio" o "ritocco foto light box" ed utilizzare queste impostazioni per tutte le fotografie scattate in quella sede. Per procedere è sufficiente cliccare il tasto Esporta tutte le impostazioni e salvare il file in formato .nxd

Adesso che abbiamo analizzato tutti gli strumenti per il ritocco fotografico con Nikon Capture NX-D vediamo di applicare queste conoscenze allo sviluppo di un RAW digitale. Come abbiamo già più volte ribadito è sempre consigliabile scattare sempre in RAW per permettere un miglior recupero delle luci. Nel nostro caso abbiamo utilizzato un'immagine che ci ha dato Giorgio Presti, in quanto non utilizziamo fotocamere Nikon. É stata corretta l'esposizione, impostando il D-Lighning su alto, sono state corrette saturazione e contrasto, è stato sistemato il taglio usando la regola dei terzi. Una volta corretta l'esposizione, controllate di non aver bruciato le alte luci o le ombre. Dal menù in alto selezioniamo Immagine → Perdita di dettaglio nelle alte luci (SHIFT+H) e Immagine → Perdita di dettaglio nelle ombre (SHIFT+S). L'ultimo passaggio da fare è l'esportazione dell'immagine in JPG.


Fotografia NEF originale


Dopo il ritocco con NX-D


Esportare una o più immagini

Una volta elaborato lo scatto non ci resta che convertirlo in un formato standard, come il .JPG (compresso, adatto alla pubblicazione sul web) o il .TIF (senza compressione, adatto alla conservazione in archivio). La conversione può essere fatta di una sola immagine, andando su File → Conversione file (CTRL+E), come anche di più immagini all'interno di una cartella, andando su File → Batch (CTRL+B).

La conversione di una singola fotografia avviene in una finestra come quella qui sotto. In alto è possibile selezionare l'estensione del file (JPEG, TIFF, Etc.) e la qualità di esportazione. Su dimensioni immagine è possibile specificare la risoluzione del file convertito e sulla Destinazione si può decidere cartella ed il nome del file. Per procedere è sufficiente premere Avvia.


L'elaborazione batch permette di esportare più file contemporaneamente, la finestra di impostazione è quindi leggermente più complessa. L'elaborazione batch è una funzione molto comoda se volete applicare una procedura di sviluppo a diverse immagini. Questo passaggio è stato spiegato precedentemente, sulla descrizione della scheda Regolazioni

Vediamo ora come procedere per l'elaborazione batch. Sulla cartella di origine bisogna selezionare la cartella dove sono salvate le vostre fotografie, con la spunta se volete o no includere le sottocartelle. La voce Applica regolazioni permette di caricare una procedura di sviluppo salvata in precedenza ed applicarla a tutte le fotografie selezionate. Da questo punto si procede come nella conversione singola, selezionando l'estensione del file, la compressione, le dimensioni e la destinazione.


Adesso avrete capito che usare Nikon Capture NXD può portare degli enormi vantaggi nello sviluppo delle vostre fotografie. Se vuoi leggere la guida sul software concorrente Canon Digital Photo Professional, clicca qui.

Sperando che la guida per Nikon Capture NX-D sia stata chiara, prima di salutarti ti ricordiamo che puoi leggere la nostra raccolta di tutorial sui file RAW. Se lo ritieni opportuno, puoi darci un piccolo contributo cliccando la pagina ❤Sostienici.

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